RANDAGIO
Nella pura oscurità
di una notte attraversata dai raggi
di un complice chiaro di luna,
in compagnia di un vero amico,
metto giù il mio libro di poesie
– non ne sento più il bisogno –
una la sto vivendo.
Questa notte mi parla già
con un profondo respiro.
Domani il sole tornerà
ad illuminare le cose
e una valanga di banali parole.
Quando si allungano le ombre lui
non si aggira più a cercar cibo,
ma sta lì nel buio ad aspettarmi
ed io lo cerco, lo trovo,
mi accuccio al suo fianco;
ora sono io il randagio.
giuseppe ferlito
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