Letojanni 6/10/1986
che sgusciano umidi e salsi
sospinti dall'onda.
Li spinge e risucchia quell'onda quei sassi;
poi li bagna e risciacqua
quell'onda impetuosa
che l'oceano alle spalle si lascia
squassandosi sulla spiaggia riarsa
e che poi nell'oceano strisciando
spumeggia e sparisce.
Intrepidi rotolano i sassi;
saltando conquistan la spiaggia
che arde e che stride
sotto il sole cocente,
sotto il passo pesante.
Il vento che trema per l'aria
asciuga quell'ultima goccia di mare
sul sasso che scotta,
sul sasso stremato
che sta inerte a guardare.
Il mio cuore di sasso
che stenta, che strilla,
arido guarda quell'onda d'amore,

spingendolo su per le rive
d'una vita riarsa dalla luce del vero
dove l'ultima goccia d'amore,
che asciugando svanisce,
è una lacrima.
Ed ora vorrei
dolcemente tornare
a quel mare,
che tanto nasconde,
a quell'onda,
che tanto sa amare.
Così come un sasso vorrei
nel mio guscio di mare tornare.
giuseppe ferlito

Condividimi su




0 commenti. Vuoi scrivere un commento?:
Scrivi qui sotto e poi posta il tuo commento