30 marzo 2012

Va tutto a monte?

Il problema di Monti è che, da buon cattedratico, è ben preparato nella teoria accademica, ma se tale teoria non è oggetto di sperimentazione nel mondo reale, che avanza di anno in anno, rimane arretrata di qualche decennio e quindi non è più attuabile.
La sua spocchia è il naturale strumento di chi tenta di vendere prodotti obsoleti.

Già nel passato venivano usate valide soluzioni che riproporrei al prof Monti:
  • Esodati: esilio
  • Pensionati: "soluzione finale" adolfiana con camera a gas (già abbiamo I primi volontari)
  • Prolungamento età pensionabile, per dare più spazio ai giovani: scivolo per gli ultra sessantenni, ma da aerei in volo
  • Per i cococò, le partite iva, i precari: campi di concentramento
  • Nuovi contratti con i giovani: con la formula matrimoniale – fin che morte non vi separi –
  • I piccoli evasori: crocifissi e santificati
  • I grandi evasori: santificati e non crocifissi
  • Gli iscritti ai sindacati: alla gogna, affinché si ravvedano, si vergognino e si cancellino.
Io mi prenoto al secondo punto, purché non si addebiti la bolletta del gas alla mia famiglia.
B-\\-

Metamorfosi montiana:
Tre Monti
             Monti
                     Monte dei Paschi
                                              Monte di Pietà
                                                                  Un montarozzo di terra.


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19 marzo 2012

S.Giuseppe lavoratore





19-3   S.Giuseppe lavoratore

            Ieri, 18 marzo, ho trovato una statuetta di S.Giuseppe in ginocchio (da presepe) oltre un cancelletto di casa mia, con la mano sinistra sul cuore e la destra alzata con pugno chiuso (da compagno lavoratore), in quanto gli si è rotto il bastone, che quindi non si è “flesso”, ma si è rotto.

            Premesso che oggi, 19 marzo 2012, è la festa di S.Giuseppe, la festa dei lavoratori e il decimo anniversario dell’omicidio di Biagi, quello dell’infausta legge sul mercato del lavoro.

            Premesso ancora che entro oggi si concluderà il secondo round sul mercato degli schiavi, pardon, del lavoro, sulla flessibilità e sul definitivo ed inutile ko dell’articolo 18

            Premesso quanto sopra io ci leggo il seguente messaggio subliminale:

·         Aver trovato la statuetta il 18 è un chiaro riferimento all’articolo 18

·         Aver trovato il patrono dei lavoratori in mezzo al fango indica che le leggi sul mercato del lavoro è proprio lì, in mezzo al fango, che si apprestano a gettere i lavoratori.

·         Con la mano sinistra sul cuore, S.Giuseppe, di cui proprio oggi è la festività, ci dice, come io affermo da tempo, che il comunismo e quindi la sinistra non può essere imposta da altri, ma deve nascere spontaneamente dal cuore (altrimenti è solo violenza) e con la destra a pugno chiuso ci incita a lottare.

·         Il bastone spezzato, mentre si sta consumando l’ultima idiozia sulla flessibilità del lavoro, ci avverte che il lavoratore (e quindi il lavoro) “si spezza ma non si piega (non è per niente flessibile)”.

·         E per ultimo, il povero S.Giuseppe, buttato in mezzo al fango e proprio oltre il cancelletto di casa, è l’immagine del lavoratore che, oppresso dalle nuove tasse ed umiliato da questo indegno mercato del lavoro, ove non più utile al pil, allo spread e all’esagerato arricchimento dei padroni, verrà buttato via come un vecchio abito usato e gli verrà pure sfrattata la casa; tanto non potrà più permettersela e una panchina alla stazione andrà più che bene.




                                                           b-\\-

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