18 marzo 2011

TU PIETRA TU FIORE TU MARE


Marchesana 16/10/1990
 





  



Di sul monte
giù per la valle,
rotolando vai,
mio bel ruscello;

tutto lambisci
con leggera ebrezza:
le rive opposte
e i ciotoli in mezzo.

Quel sasso lo avvolgi,

lo riempi di schizzi,
poi sciogliendoti intorno

gli lasci i tuoi spruzzi.

Tu bella e linda,
o pietra o ninfetta,
svanisci e mi appari
nell'onda che flutta.

Io, veloce impetuoso,
scrosciante ruscello,
su le membra t'incido
di carezze un cesello.

Ti stringo e ti bacio,
le vesti ti slaccio;
ti avvolgo nell'acqua
in un tenero abbraccio.

Poi nell'aria frizzante
svanisce una goccia
che rugiada si posa
sopra un fiore che sboccia.

Quel fiore tu sei

e sublime è il momento
che da goccia turchina
quel fiore divento.

Poi alitando e soffiando
io piego il tuo stelo,
scompiglio i tuoi petali
che guardono in cielo.

Sibilo, sbuffo risucchio,
mi gonfio d'amore
su di te mio bocciolo,
piccolo fiore.

Il profumo è di zagara
tra i tuoi sciolti capelli,
che, impregnato il mio corpo,
do al mare e alle stelle

e che poi si condensa in nuvola bianca,
poi in bianchissimo uccello.
Non più soffia quel soffice vento,
non scroscia il ruscello.

Io bianco gabbiano le mie ali battendo,
le tue mani ancor cerco
al mio bruno e silente tramonto,
col tuo stelo nel becco;

e ciotoli e petali strappati dal tempo
ormai secchi van giù
e alle acque del mare profondo si uniscono:
quel mare sei tu.

E' già notte profonda:

sopra il chiaro di luna che sfuma sull'onda,
io, canuto gabbiano,
con un volo di ombre quest'uomo tratteggio
che rema più piano.

Come avide e umide labbra d'amanti,
(io rescello, tu mare)
le mie e le tue acque profonde in un bacio alla foce
si lasciavano andare.

(Tu mare, io vento). Io, sbuffando dai monti,
con rorida brezza
sul tremulo pelo dell'onda svanivo
come lieve carezza.

Io, stanco gabbiano che striscia sull'onda,
volteggio, mi butto;
poi spicco un ultimo volo ed in te dolcemente
m'inabisso nei flutti.

Tu languida pietra di fiume;
tu fresco fiore di prato;
tu mare!

O se ali d'uccello o se vento o se acqua
io sono per te;
ti do queste ali, respira quest'aria e bevi con me
e per sempre sarò
una piccola parte di te.


giuseppe ferlito
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